domenica 28 giugno 2015

EMERGENZA MIGRANTI




RISSA AD AVELLINO

Dopo lunghi anni di lavaggio del carattere delle masse, comprese quelle caudine, siamo arrivati all’invasione pratica e forzata. Orde di stranieri stanno sbarcando in Italia e le conseguenze di questa strana operazione umanitaria tra breve saranno presenti anche nella tranquilla e ospitale Valle Caudina. Nessuno mette in dubbio i valori dell’accoglienza e del sostegno umanitario, sia chiaro.Però, sorge qualche legittima perplessità sul pericolo di speculazione economica e politica sulle tragedie altrui. Gli immigrati, ora chiamati “migranti” per dare l’impressione che il passaggio non sia permanente, sono trattati come bestiame. Chi permette la tratta di questi nuovi schiavi?


Chi sostiene, in buona fede, l’apertura totale e l’accoglienza perpetua non percepisce l’enorme disagio di questa immigrazione di massa ed è complice, inconsapevole, della situazione caotica e inumana che stanno vivendo gli stessi migranti, vedi la situazione di Ventimiglia, dove migliaia di esseri umani vengono quotidianamente bloccati alla frontiera e rispediti celermente in Italia. La Francia, la Spagna e altri Stati europei chiudono le porte e se ne fregano del grido d’aiuto di popoli sfruttati, guarda caso, dal loro capitalismo spietato ed armato. I migranti sono spesso abbandonati a se stessi, con pochi controlli, in condizioni igieniche pessime e senza meta. Rischiano di creare disordini, causati da questo buonismo che non guarda in faccia alla realtà dei fatti e cerca disperatamente di nasconderla. Lo Stato Italyano non è all’altezza di gestire la situazione, ma la deve imporre. Sono i Prefetti a prendere le decisioni, nonostante le sterili proteste dei Sindaci. Le casse di varie cooperative private, come quelle della Caritas e affini, crescono a braccetto delle entrate di Esseri Umani. La differenza è una: i laici pagano le tasse e i religiosi no, a quanto pare. Grazie alla trasparenza sappiamo che il prezzo a base di gara in tutta Italia è di 35 euro. Sì, si usano le gare d’appalto per fronteggiare l’emergenza, altro che beneficenza, amore per il prossimo e tolleranza. In provincia di Benevento, ad esempio, alcune gare sono state attribuite a 28 euro, 32,40 e 31,80 per ogni Essere Umano ospitato nelle strutture idonee alla richiesta del Prefetto. E’ evidente che la gente corre in Italia anche per approfittare della ghiotta situazione ed i poveri disgraziati rifugiati politici sono sfruttati con cinismo. Stranamente anche la percentuale di vecchi, bambini e donne è molto bassa rispetto agli uomini che appartengono, dati alla mano, alla fascia d’età compresa tra i 16 e i 30 anni. Gli esodi del passato erano ben diversi. Intanto, i disordini crescono.
Un episodio del genere si è registrato ad Avellino, ma la notizia di appena due giorni fa, stranamente, non ha avuto alcun risalto sulla stampa locale. Lo Schiaffo 321 riporta l’articolo schiaffo di Laura De Nisi che deve spingere alla riflessione, senza condizionamenti fuorvianti.
«Ad Avellino vivo bene, mi sento avellinese ma per colpa dei miei connazionali adesso mi vergogno di camminare per strada».E’ la denuncia di Papis Koma quando è andata in scena una vera e propria rissa tra immigrati davanti alla sede della Prefettura dove un gruppo di cittadini nordafricani protestava a causa della presunta mancata fornitura di documenti e cibo. Questo ha fatto infuriare Papis Koma, giovane immigrato da diversi anni residente ad Avellino dove lavora e ha famiglia. Papis ha cercato di spiegare ai propri concittadini che non era quello da loro adottato lo strumento giusto per vivere meglio in Italia.
«Ho cercato di fargli capire che ciò che stavano facendo non era la cosa giusta – ha spiegato ai microfoni di Più Economia Papis Koma - . Non è una battaglia intelligente. Le persone intelligenti combattono in un altro modo. A causa di tali comportamenti immigrati che vivono in Italia da anni non possono più camminare a la testa alta. Dovrebbero ringraziare di essere stati salvati dal mare. Qui ci sono persone che guadagnano pochi euro al giorno ma sono felici in Italia con le proprie famiglie. Nessuno di loro ha mai fatto cose del genere. Devono capire che chi vuole stare qui deve lavorare ma non stare in mezzo alla strada a chiedere l’elemosina. Io mi sento avellinese e mi vergogno».

Lo Schiaffo 321 apre al dialogo costruttivo, libero e intelligente. Contattateci per dire la vostra su questa delicata tematica che pian piano sta arrivando alle porte delle nostre case. Noi cerchiamo di difendere i diritti dei Cittadini Italiani, prima di tutto e tutti, e siamo per il blocco totale dell’immigrazione/speculazione. Siamo favorevoli, invece, agli aiuti internazionali concreti e lungimiranti a chilometro zero, non alle viscide trame assetate di vil danaro.

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