giovedì 25 giugno 2015

GOLIARDIA CAUDINA



IL SARTANO...QUESTO SCONOSCIUTO

In questo numero ci occuperemo del Sartano . 
Lo scopo di questa rubrica è quella di riportare in auge i termini antichi della Repubblica Federale degli Stati Cauduni.
Perché il Sartano? Bhè, perché esso è stato ed ancora è, e sempre sarà, l’emblema dell’arte culinaria cervinarese a differenza dell’ormai passata pignata dei cugini alla lasca di Montesarchio.


Si bbai verenn tutti quanti ‘o tenghen rind'a casa e più precisamente rind ‘nta scanzia. Notizie del suddetto ci giungono fin dalla preistoria, in più particolare nel momento in cui gli uomini iniziarono, dopo la scoperta del fuoco e con l’aiuto di Suor Germanus Erectus, a servirsene per cucinare i cibi. 
I primi esemplari di cui abbiamo notizie erano costruiti in pietra, ma essa era poco adatta a tale scopo poiché i tempi per far scaldare la pietra erano lunghi e quindi per avere un sartano che rispecchiasse quanto più possibile le caratteristiche del sartano di oggi, abbiamo dovuto attendere sino a quando l’Homo Caudinus non capisse che il materiale che offrisse una migliore qualità per quanto riguarda l’esaltazione del prodotto, era senza ombra di dubbio, il ferro. Non del volgare ferro ma si doveva parlare di acciaio Caudino DOC. 
Via via, con il passare dei secoli venne utilizzato per disparati fini.

Nel MedioEvo, ad esempio, all’alba degli accesissimi conflitti tra il feudatario di Cervinara e quella fetentissima carogna che stava a Montesarchio, veniva utilizzato dalle massaie di allora, al fine di scacciare l’invasore che tentasse di entrare in casa per assalirle. Tale arma era micidiale se il colpo veniva inferto con decisione e discreta precisione. 
Alcuni ritrovamenti di resti del 1600 testimonierebbero in favore di questa tesi. Molti di essi, infatti, hanno i segni tangibili di potenti botte inferte per mezzo di questo terribile utensile da cucina.
A voi giovanissimi è ancora oscura, l’importanza di tale arma culinaria.
Certamente! 
“Arma” poiché, “caricata” di semplici alimenti, riesce a trasformare in un volgare piatto in un Signor Piatto. L’alimento che si sposa meglio col sartano sono di sicuro “e’ fasule”, legumi all’apparenza innocui, ma che nascondono dentro parecchie insidie.
E’ stata accertata la produzione di pericolosi gas ad alto livello potenziale esplosivo-distruttivo che la loro assunzione comporta. Affinale è in oltre rigogliosamente vietato ai bambini che potrebbero destinarne l’uso a partite di tennis o a “bitchvollei” (racchettoni ngopp ’a spiaggia ‘e Mondragon). 
E mentre voi riflettete su ciò che vi abbiamo mò mò scritto io mi vado a scarfare due schiaffoni superchiati ieri a pranzo.

Sempre col sartano, naturalemente! Salutandovi indistintamente, vi invitiamo di inviarci le vostre eventuali perplessità sull’oggetto in questione al seguente indirizzo di posta elettronica.

scritto goliardicamente da Fabio Simeone
foto Francesco Casale


tratto da OPPOSTA FAZIONE  - AGOSTO 2002

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