giovedì 20 agosto 2015

INTERVISTA A JOE RICCI



JOE AUDAX RICCI


Tutto pronto per l’Audax Cervinara del presidente Joe Ricci, impegnata nel campionato di Promozione regionale. E’ tornata la vecchia e gloriosa denominazione Audax 1935 e non mancano le classiche polemiche sulla campagna acquisti e cessioni. Il presidente Ricci presenta, alle lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo321, la nuova stagione 2015/16. Gli atleti in Maglia BiancoBluAzzurra sono pronti per l’assalto alla categoria superiore, stimolati anche dal sorpasso dell’A.C. Montesarchio che disputerà il campionato di Eccellenza. In Valle lo scettro di Regina Caudina è passato alla compagine nata nel 1950, ma risorta dopo l’arrivo di Biagio Flavio Mataluni. Cervinara non vuole restare a guardare e il Presidente Joe ha sete di vittorie.
Buona lettura.



d- Presidente Ricci, alle porte c’è il nuovo campionato di Promozione girone C ed il Cervinara parte favorito per il salto di categoria. Sarà la volta buona, per la gioia della piazza Cervinarese?
r- Cervinara parte sempre con i favori del pronostico; anche quest’anno abbiamo allestito una squadra che sarà sicuramente protagonista nel campionato di Promozione. Aggiungo però che il torneo di Promozione quest’anno sembra essere, almeno sulla carta, uno dei più avvincenti ed equilibrati degli ultimi anni. Il livello medio delle squadre si è alzato; ciò renderà più ardua ed impegnativa l’impresa. Ma posso, sin da ora, promettere ai tifosi il nostro massimo impegno e la più alta professionalità per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati.

d- Il ritorno della denominazione Audax Cervinara è il primo grande regalo che il Presidente ha fatto ai tifosi. Come nasce questa scelta romantica?
r- Sin dalle prime riunioni con la nuova dirigenza il mio primo obiettivo è stato quello del cambio di denominazione sociale. La richiesta è pervenuta dai nostri tifosi che volevano il ritorno all’antica denominazione Audax. Abbiamo subito preparato l’intera documentazione necessaria per il cambio di denominazione e dalla metà di luglio la società è denominata: ASD AUDAX CERVINARA 1935. L’aggiunta 1935 sta a significare l’affiliazione del Cervinara alla Federazione. Ciò a rimarcare l’antica tradizione che Cervinara ha nel panorama calcistico dilettantistico campano.

d- Lei è da sempre al fianco del calcio cervinarese. Come è cambiato il calcio minore negli ultimi venti anni?
r- Faccio parte del calcio Cervinarese a vario titolo da oltre 20 anni esclusa una piccola parentesi allorquando alla guida del Cervinara c’era l’Ingegner Guido Simeone. Senza dubbio il calcio minore negli ultimi anni si è senza dubbio evoluto. Oggi anche il calcio minore è diventato mediatico; basti pensare al progressivo aumento di interesse che ha riscosso sia da parte della carta stampata che dai social network attraverso veri e propri siti specializzati di calcio minore. Al tempo stesso, però, devo dire che i costi per poter mantenere in vita una società sono notevolmente lievitati. Questo ha generato però una profonda crisi nel mondo del calcio minore in quanto è diventato sempre più difficile portare avanti una programmazione e dei progetti seri che durino nel tempo. Assistiamo annualmente alla sparizione di società dal panorama calcistico o al ridimensionamento di altre. Poi dal punto di vista tecnico bisogna constatare però un abbassamento qualitativo delle squadre. La riforma dei campionati di Serie D, Eccellenza e Promozione che ha portato all’inserimento obbligatorio degli under non ha favorito l’innalzamento del livello di gioco. Purtroppo ragazzi under pronti ad affrontare questo tipo di categorie, ad oggi, sono davvero pochi. Quindi è importante riuscire a trovare quelli giusti che ti consentano di poter affrontare un campionato ad un certo livello.

d- Qual è la sconfitta che brucia ancora e qual è la vittoria che porta nel cuore?
r- La sconfitta che brucia è senza dubbio la finale play off campionato di Promozione 2009/2010 contro la Sanità. In campo ricordo la presenza di 5 atleti Cervinaresi di elevata caratura. Gli under Cervinaresi di quella squadra erano Simone Cioffi e Antonio Cioffi; gli over Befi, Cava ed il grande Raffaele Monetti. Mentre la vittoria che porto nel cuore è la vittoria in trasferta ad Atripalda contro il Montesarchio per 3 -2. Presidente dell’epoca era Domenico Cioffi.

d- La riconferma di Cagnale in panchina è un investimento per il futuro. Programmare una stagione con lungimiranza potrebbe essere la svolta vincente. Joe Ricci non è più il mangia allenatori della Valle Caudina?
r- La riconferma di Mister Cagnale era doverosa. Da quando si è seduto sulla nostra panchina abbiamo ottenuto splendidi risultati (ben 34 punti nel girone di ritorno) e tutti sappiamo che nel calcio moderno quello che conta sono i risultati. Quest’anno non ho esitato nella sua riconferma perché era necessario dare continuità alla programmazione che ci eravamo prefissati con l’intera società. Siamo partiti senza dubbio con il piede giusto programmando tutto nei minimi particolari sia dal punto di vista tecnico (giocatori e staff) sia dal punto di vista dirigenziale; tutte le caselle dell’organigramma sono state occupate da persone ciascuna con la propria professionalità e capacità. Purtroppo, nello scorso anno ciò non si è verificato per tutta una serie di eventi che poi hanno condizionato in parte l’annata culminata con la mancata partecipazione ai play off. Devo aggiungere che mi sono sempre assunto le responsabilità di quello che è accaduto senza mai nascondermi o tirarmi indietro. Mi auguro che, anche alla luce della passata stagione, quest’anno sia meno avaro di soddisfazioni e le scelte da me compiute si rilevino giuste. Mi e stato assegnato il titolo di Zamparini del calcio dilettantistico.

d- Può illustrare alle lettrici ed ai lettori de Lo Schiaffo321 la campagna acquisti e cessioni dal punto di vista tecnico?
r- Non è compito mio illustrare la campagna acquisti e cessioni. Posso soltanto dire che tutti i movimenti effettuati, sia in entrata che in uscita, sono stati concordati con l’allenatore, il ds e gli altri componenti lo staff tecnico. Personalmente posso dire che è stata allestita una squadra con dei giocatori con caratteristiche tali da poter permetterci il salto di qualità necessario per puntare a qualcosa di importante. Un occhio di riguardo lo abbiamo avuto soprattutto nella scelta degli under che spesso si rilevano decisivi per spostare gli equilibri di una squadra.

d- L’Audax compie 80 anni. Scavando nei ricordi, a quale squadra del passato è legato particolarmente come tifoso BiancoAzzurro?
r- La squadra che ricordo con piacere ed a cui sono particolarmente legato è quella dell’annata 1995/1996. In quell’occasione ottenemmo la vittoria del Campionato di Promozione ed il conseguente accesso all’Eccellenza.

d- In questi giorni è scoppiata la polemica per l’epurazione di alcuni calciatori cervinaresi dal Cervinara. Il Cervinarese è amante dei forestieri o c’è la volontà di raggiungere traguardi prestigiosi, senza troppe chiacchiere. Cosa ci può dire in merito?
r- Smentisco categoricamente che ci siano state delle epurazioni. Le scelte effettuate sono il frutto semplicemente dei programmi della rinnovata società. Preciso che qualcuno ha preferito lasciare il Cervinara per approdare nel Campionato di Eccellenza; altri, non potendo garantire l’assiduità, sia durante la preparazione che nel corso della stagione, per motivi di lavoro hanno preferito intraprendere altre strade. Quindi non parlerei di epurazione ma solo di scelte legate ad aspetti tecnici e di organizzazione societaria. Vorrei precisare che nella squadra pronta ad affrontare questo nuovo campionato sono presenti diversi atleti cervinaresi; anzi aggiungo che la nostra attenzione si è focalizzata anche sulle nuove promesse del calcio cervinarese. Basti pensare che molti di loro saranno aggregati sia nella fase della preparazione pre – campionato che nel corso della stagione alla prima squadra. Inoltre, se non ricordo male, quando il Cervo ha raggiunto grandi obiettivi, gli stessi sono stati ottenuti con un giusto mix di atleti cervinaresi e non.

d- Cervinara è una piazza calda ed esigente, però una grande vittoria dello scorso anno campionato è passata in secondo piano. Pochissime multe per intemperanze è sinonimo di maturità della tifoseria, pronta a ben altri palcoscenici. Perché non se ne parla?
r- Lo scorso anno, purtroppo, è stato un campionato molto strano per noi. Abbiamo avuto, come già dichiarato in precedenza, diverse vicissitudini di varia natura che hanno minato il nostro cammino. Naturalmente anche l’ambiente cervinarese ne ha risentito. Devo però fare un plauso comunque ai nostri splendidi tifosi; nonostante la stagione altalenante non ci hanno mai lasciato soli. Questo rappresenta un grande passo in avanti dei nostri tifosi. Sostenere sempre e comunque la squadra del cuore è sintomo di elevata maturità. Credo che sia giunta l’ora di regalare a tutti loro questo benedetto salto di categoria. La Cervinara calcistica con i suoi tifosi è pronta senz’altro per altri palcoscenici.

d- Infine, dai microfoni degli amici di User TV lei ci ha citato per il famoso sogno nel cassetto chiesto al Presidente Mataluni del Montesarchio. Una grande squadra caudina per puntare in alto, con un settore giovanile di spessore, potrebbe essere il futuro del calcio caudino?

r- Ritengo che l’intera Valle Caudina, da sempre ricca di società e di ottimi giocatori, potrebbe esprimere un’unica grande squadra; una società forte con alle spalle grandi dirigenti capaci davvero di programmare a lungo termine. Ho spesso lanciato questa idea, spero che la stessa venga presa in considerazione da altri miei colleghi presenti sul territorio caudino che hanno come me la passione per il calcio. Sono però allo stesso tempo consapevole che un tale progetto accanto al fascino che riveste sia di difficile attuazione date le innumerevoli implicazioni calcistiche e non presenti in Valle Caudina.

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