giovedì 20 agosto 2015

LETTERE ELETTRONICHE




PUNTO DI VISTA

Scrivo dopo la lettura dell' articolo di Armando Gallo dal titolo Mamma e Papà. Premetto che mi trovo in accordo sul "firmate per fermare questo schifo", volevo invece esprimere una mia diversa visione dell'argomento, per cercare di evidenziare i motivi per la quale ci ritroviamo ad essere caustici verso un passo che invece dovrebbe essere percepito come conquista di civiltà.




La mia convinzione personale è che sia giusto che uno stato riconosca le persone come entità individuale relazionata alla società, per cui io sono fermamente convinto di volere uno stato che agisca ad una mia presa di coscienza dandomi la possibilità di identificarmi con la mia tendenza sessuale, diversità culturale fino alla decisione di come io voglia morire.

Il ragionamento potrebbe essere invertito dicendo ad esempio, non accettate la teoria del genere perché vittime di stereotipi? Vittime di una struttura familiare carica di conflitti?

Sono due i motivi reali per la quale non sono d'accordo con questo disegno di legge:
1) Un passo culturale come questo, debba essere prima percepito dal popolo, e non imposto dall'alto.
In poche parole, non siamo ancora pronti.
2) Permetterei solo ad una classe politica culturalmente preparata di fare una cosa del genere, e a mia opinione, quella attuale non è degna.

Non voglio invece coinvolgere la pedofilia e l' omosessualità in questo calderone, poiché li ritengo fenomeni naturali indipendenti.


Scritto da Pasquale Riccio

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