martedì 15 settembre 2015

ANIMALISMO ATTIVO



VIVA MABELLO!


Caro Schiaffo321,
ti scrivo ora questa lettera data la mia disperazione e sconforto visto gli ultimi abbandoni. Ho deciso di occuparmi dei randagi da quando ero una bambina e ho sempre visto nei loro occhi un'umanità, che vedevo sempre più spesso scomparire tra i miei simili.



Sono stata sempre una che ha guardato ai fatti e ben poco alle parole. Predico poco, sostanzialmente, ma pratico molto! Nel nostro paese, come ben sapete, gli animali vengono oltraggiati senza un minimo di rimorso. Sono stati avvelenati, picchiati, scacciati come se le belve fossero loro. 
Ma le belve, carissimi/e della redazione, è la specie umana e credetemi parlo con cognizione di causa. Il mio Mabello moriva avvelenato 7 mesi fa. Un randagio, un invisibile. Uno tra i tanti.

Lui moriva tra le mie braccia, dopo lunghe notti e interminabili giorni di agonia. Soffocamento e polmoni pieni di liquido, conseguenza dell’avvelenamento da sostanze chimiche, usate per ucciderlo. Insieme a Mabello tanti altri in quel periodo morivano sotto gli occhi di un paese che si definisce civile e onorevole.


Diamo onorificenze a destra e a manca. Meritevoli per l’amor del cielo! Ma quanto si sentirebbero  realmente onorati questi illustrati personaggi di avere la cittadinanza di una cittadina che dati alla mano non ha rispetto dei diritti degli animali?!

Caro Schiaffo 321,
sono arrabbiata, frustrata e stanca di vedere cani morti per chissà quali malattie o investiti. 
Stanca di vederli aspettare la mia auto e quella delle ragazze che mi aiutano come se fossimo delle sante in processione e questo solo perché in quella macchina c'è acqua e cibo.


Lasciarli lì, care ragazze e cari ragazzi, lasciarli in strada per noi è un incubo! Abbiamo raccattato, solo in questa torrida estate, ben 38 cuccioli. Ne abbiamo persi sette, dopo varie cure e corse sfrenate in clinica! Tra le mie braccia, però. Mai da soli. Ne abbiamo dati in adozione più di quaranta, la maggior parte al nord con l’aiuto di volontarie che non smetterò mai di ringraziare. 
Ragazze, ma non di Cervinara!
Ragazze che non hanno il problema sotto casa. Aiuti, insomma, da chi non me l’aspettavo!
La mia casa, quella delle mie amiche e quella dei miei parenti pullulano di cani tolti dalle strade di Cervinara, dalla montagna, dalla campagna, da ogni dove!


Contemporaneamente sfamiamo, dissetiamo e curiamo in strada gli altri. Sterilizziamo e spesso a pagamento. Noi tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa, non solo Veronica Passariello, ma tutti .
Io da sola questa battaglia l’ ho già persa!

Scritta da Veronica Passariello*

*fondatrice Associazione Protezione Animali “Mabello”


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