martedì 1 settembre 2015

CRONACA MILITANTE CAUDINA



HIC ET NUNC!

ComunitariA è stato un momento fondamentale per la vita della Comunità Militante Caudina 321. Un evento progettato da tempo e portato a termine con successo dai militanti caudini, che hanno letteralmente occupato la Casa della Forestale, abbandonata e martoriata dal vandalismo.



Lo scenario dopo il primo sopralluogo era deprimente. Centinaia di tegole sparse ovunque ed i resti di bivacchi vari dei soliti stronzi. Bestie che non conoscono le basi dell’educazione civica e del rispetto della Natura. Un albero preso ad asciate e lasciato lì. Porte divelte e, presumibilmente, date alle fiamme, buste di plastica e lattine di birra, da cento lire,  erano l’amaro contorno della situazione. 
La rabbia saliva ad ogni goccia di sudore gettata dai volontari, che armati di rastrelli e pale hanno iniziato la bonifica mutilata.


Sì, perché in base alle leggi vigenti non si possono rimuovere rifiuti senza i controlli specifici delle autorità competenti. L’unica cosa da fare era almeno dissotterrare quelli visibili e preparare una segnalazione ufficiale.
Dopo i primi giorni passati a ripulire l’area e la struttura, finalmente è partito il momento comunitario ricco di goliardia, discussioni, ragionamenti e riflessioni sulla militanza di ieri, oggi e domani.
Un manipolo di giovani che sceglie la lotta a difesa del territorio e stacca la spina dalla pochezze della Valle, elevando lo spirito tra l’aria ricostituente del magico Verde.

E’ cresciuta tutta la Comunità grazie a ComunitariA. Leggere libri con il sole del mattino e parlarne con la sete di sapere è fondamentale per l’equilibrio interiore. Ascoltare musica differente da quella imposta dal sistema e per di più alimentare quei messaggi con energia pulita è stato il coronamento di tanti sacrifici.


L’esperimento del pannello solare è riuscito. Certo, qualche intoppo c’è stato, soprattutto alla fine, ma tutto sommato abbiamo usufruito di energia senza inquinare.
Addio vecchio generatore. Il tuo rumore costante e fastidioso è un ricordo obsoleto, come la puzza di benzina che fa girar la testa.


Sono state superate le cinquanta presenze in tutti e quattro i giorni. Tra Camerati pendolari, amici di montagna, parenti e affini c’è stato un curioso via vai di gente, che ha trovato sempre la massima ospitalità degli accampati. Tra una patata cotta sotto la cenere e un sorso di vino biologico sono passate le nottate dei nuovi briganti del Terzo Millennio.
In montagna con noi sono saliti anche i libri della nostra “Armeria Culturale”. Da Ernesto Che Guevara a Benito Mussolini, dal Brigantaggio ai sanguinosi anni settanta, passando per le opere di Ezra Pound, Mao Tse Tung, Joseph Aloisius Ratzinger, Alain De Benoist, Beppe Grillo ed Enzo Cioffi, per citare qualche autore.


Da segnalare la presenza di vacche, torelli e vaccarelle che con gli occhi grandi e increduli si complimentavano telepaticamente con la Truppa 321
C’era anche uno scoiattolo, simpatico animale in via d’estinzione, che ci ha fatto compagnia sgranocchiando qualche piccolo avanzo. Immancabile la volpe del Partenio, che nel cuore di quelle notti identitarie, ci ha onorato della sua presenza.
I progetti e le azioni ideate sono molteplici. Sotto le stelle, è ben noto, si fanno i migliori sogni.
Noi adoriamo l’azione, qui e subito.

Facciamo nostre le parole di Junger.


Il motto del Ribelle è: "Hic et nunc " – essendo il Ribelle uomo d'azione, azione libera ed indipendente. Abbiamo constatato che questa tipologia può comprendere solo una frazione delle masse, e tuttavia è qui che si forma la piccola èlite capace di resistere all'automatismo e di far fallire l'esercizio della forza bruta. È l'antica libertà in veste moderna: la libertà sostanziale, elementare, che si ridesta nei popoli sani ogniqualvolta la tirannide dei partiti o dei conquistatori stranieri opprime il paese. Non è una libertà che si limita a protestare o emigrare: è una libertà decisa alla lotta.

copertina di Giuseppe Starace

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