venerdì 11 settembre 2015

SVELATO IL MISTERO



CORNACCHIA?

L’aria a Cervinara si tinge di giallo, come il becco del Corvo virtuale che ha minato la tranquillità della mite cittadina Caudina. Il mistero del Corvo nero sta gonfiando le visualizzazioni delle varie testate giornalistiche locali che hanno attaccato l’autrice o l’autore o il gruppo senza peli sulla lingua, usando termini molto forti, forse esagerati. Le viscide lettere elettroniche, che sono arrivate anche al nostro ufficio stampa oltre un mese fa, non sono il vero problema, a nostro avviso. 
Soprattutto, perché sappiamo chi è.





Riordiniamo le idee. Da qualche tempo arrivano messaggi infamanti ai giornali da parte di un contatto fasullo che, secondo gli ultimi indizi del caso, potrebbe essere proprio  la classica serpe nel manicone del Comune di Cervinara. Questa è una pista.
Di Corvi, sciacalli e cornacchie il mondo è pieno e la Valle Caudina è un habitat ideale per il proliferarsi di queste bestie. Gracchiano da sempre alle spalle. Ne dicono di tutti i colori e quando non c’è nessuno da beccare alle palle, si beccano pure da soli.
I corvi, gli sciacalli e le cornacchie si nutrono di protagonismo. Si accoppiano tra di loro senza sosta e si moltiplicano all’infinito.
Sono le aquile reali che, invece, sono in via di estinzione.
Quelli che mettono la faccia sono sempre in pochi, mentre quelli con le doppie e triple facce sono la maggioranza velenosa della gente. I peggiori sono quelli che mettono la faccia ed in mano hanno la lama avvelenata, pronta ad usarla non appena si girano le spalle.
Lo Schiaffo 321 non accusa nessuno/a.
Non ci piace l’inquisizione della massa.
Esprimiamo solidarietà estrema alle vittime di queste pugnalate e vogliamo svelarvi il mistero. Oltre ai corvi, alle cornacchie e agli sciacalli, c’è la necessità di difendere le Aquile reali, figlie del vento e della libertà. E’ lo spirito di Caudium che urla, ma in pochi percepiscono. Sono solo le Aquile che intuiscono l’urlo di dolore della Terra e della Tradizione e sono sempre e solo loro pronte a difendere, con gli artigli, il proprio territorio. 
I tanti sciacalli aspettano la morte, i corvi e le cornacchie, che da piccoli sono letteralmente identici, danno solo fastidio, con il loro gracchiare aggrasuto.
Ecco la verità, care lettrici e cari lettori de Lo Schiaffo 321.


Il mistero del Corvo nero, rosso, verde, blu o bianco scudato è così risolto!
Colpo di scena!
Non è un volatile, bensì un coniglio. O una coniglietta. O tutti insieme beatamente  all’ingrasso.
Quando il coniglio e/o la coniglietta s’addormentano sulla griglia incandescente non sognano, ma hanno gli incubi che diventano realtà.

Buon fine settimana, a tutti/e/o.
Caso chiuso?

Scritto dal Lupo Caudino in collaborazione con l’Aquila Reale e Lo Squalo californiano. 

Nessun commento:

Posta un commento