domenica 1 novembre 2015

RIVOLUZIONE TRIBUTARIA IN VALLE CAUDINA



BARATTO CAUDINO

Il baratto amministrativo arriva nella Nuova Caudium grazie alla delibera approvata a San Martino Valle Caudina dall’amministrazione guidata da Pasquale Ricci. Il promotore dell’idea non è però un attivista del Movimento 5 Stelle, ma Francesco Sorrentino del Partito Democratico.





Il baratto amministrativo è stato introdotto nel contestatissimo decreto Sblocca Italia del governo Renzi e potrebbe essere un filtro per arginare il dilagare di Equitalia e degli enti di riscossione privata. L’articolo 24 del Decreto legge 133/2014 prevede interventi di riqualifica del territorio come la pulizia dell’area comunale, la manutenzione, l'abbellimento delle aree verdi incolte, la difesa delle piazze cittadine, la tutela dei torrenti e delle strade. Lavori che dovranno essere eseguiti dalle persone che hanno problemi economici certificati o sono morosi da qualche anno.
La rivoluzione tributaria legata al baratto amministrativo già ha scatenato un effetto domino nell’area Caudina. Cervinara in Movimento, ossia il meetup degli amici di Beppe Grillo, però già a marzo aveva presentato la richiesta all’allora uscente Sindaco Tangredi, che in base ai nuovi eventi potrebbe seguire a ruota il comune battistrada di Ricci. L’eco Sanmartinese è arrivato anche sotto la Torre a Montesarchio. Gli attivisti del M5S di Montesarchio non hanno perso tempo e subito hanno richiesto al Sindaco Damiano l’applicazione della novità che potrebbe portare dei cambiamenti significativi nel rapporto tra cittadini ed istituzioni locali.

In ambito nazionale è stata la Milano di Pisapia ad essere la prima metropoli ad applicare il baratto amministrativo. In realtà lo sciame composto da centinaia di piccoli comuni in tutta Italia sta allargando l'effetto baratto in ogni angolo della Repubblica. A Sud è Bari a metterlo in campo e i consensi positivi piovono da tutti i fronti.



Le adesioni e le proposte sono molto trasversali. In Campania l’ordine del giorno per il Baratto è stato da poco proposto dalla dottoressa Beneduce di Forza Italia. La Regione con a capo il salernitano De Luca ora dovrà valutare una valida regolamentazione, mentre a Montesarchio il neoComunista Circolo Primo Maggio approva con entusiasmo il baratto, anche se alcune frange a sinistra criticano la scelta perchè la vedono discriminante per chi non ha i soldi, mentre chi possiede denaro potrà pagare senza lavorare. Le solite divisioni della sinistra, spaccata più che mai.

Il baratto serve per agevolare i morosi involontari, ossia i lavoratori dipendenti, imprenditori, professionisti autonomi, i precari e i disoccupati che si sono trovati in situazioni di difficoltà economica e non sono riusciti a saldare il loro debito con le amministrazioni comunali, sia sul versante fiscale che su quello dei servizi. Il baratto amministrativo  è uno strumento che consente ai cittadini bisognosi di pagare tasse, tributi come TASI, IMU e TARI, e in generale i debiti con il fisco, con il proprio lavoro. Una politica nuova da vedere applicata per valutare le conseguenze e limare i contenuti. 
Il concetto è chiaro: lavori socialmente utili alla comunità in cambio dell'estinzione dei debiti con il Comune.
La cosa interessante, a nostro avviso rivoluzionaria, è lo scambio tra cittadino e Stato senza passare sotto la forca Caudina del denaro e di chi ci specula sopra.
LoSchiaffo321 seguirà gli sviluppi sul territorio con estrema attenzione.




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